bmx olgiate comasco foto 17/01/2006

intervista al nuovo C.T. Antonio Silva

INTERVISTA AD ANTONIO SILVA NUOVO C.T. DELLE NAZIONALE BMX:

Antonio Silva è da alcuni mesi il nuovo C.T. delle Nazionali del settore Fuoristrada Abilità (BMX, DH, 4X e Trial).
Anzitutto congratulazioni per la nuova carica.


Silva: Grazie mille.

BMX: nel mondo della DH sei molto conosciuto, ti puoi presentare anche nel mondo della BMX?

: per descrivere per esteso il mio coinvolgimento e le esperienze vissute nel mondo del Fuoristrada finirei probabilmente per stufare qualcuno; molto sommariamente potrei dire che al nascere della MTB trovai finalmente un’attività che appagasse appieno le mie passioni (la bici, il fuoristrada (motocross e trial) e la montagna (già appassionato praticante di arrampicata, canoa in acqua bianca e trekking))(anche se le prime esperienze in bici le feci da bambino, quando, da buon figlio di un appassionato di motocross, mi allestii nel grande cortile dei nonni un percorso pieno di buche e dossi per fare in bici con gli amici ciò che vedevo fare sui campi di gara dalle moto…… ma il BMX non esisteva ancora).
Dopo anni di attività escursionistica MTB di alto livello tecnico (uscite in solitaria anche a quote elevate, senza mai trovare compagni disposti a seguirmi), trovai nella Downhill la possibilità di misurarmi con le difficoltà dei percorsi in relativa sicurezza e mi avvicinai così all’agonismo. Però, vista la disorganizzazione dell’ambiente, mi prestai subito ad operare a favore del settore e degli atleti che vi incontrai, soprattutto i più giovani. Diventato Delegato Tecnico di specialità per il Comit.Reg.Lombardo (x 4 anni), affrontai i corsi di Direttore Sportivo della FCI, conseguendo tutti e tre i livelli e successivamente anche quelli di Maestro di MTB (ormai una formalità). Conseguenza logica furono l’organizzazione dei primi corsi in Italia di DH dedicati ai giovani e la fondazione della Scuola di Fuoristrada di Vigevano (La Sgommata), prima in Italia a vantare un impianto completo per la pratica di tutte le discipline del nostro settore. Il coinvolgimento diretto nel BMX del giorno d’oggi nasce quindi 8 anni fa (so che in pochi se ne sono accorti, i ragazzi di Vigevano hanno fatto molta attività ludica e poco agonismo, anche perché la molteplicità dei miei impegni e il lavoro non mi permetteva di seguire molte trasferte). Dopo 5 anni di attività il primo Bike Air (così si chiama il nostro impianto) subisce un primo sfratto e siamo costretti a trasferirci su un terreno comunale in pieno centro abitato (che culo!) e a ricominciare tutto da capo…….sono passati 3 anni e oggi ci troviamo nelle condizioni di doverci spostare di nuovo……..costruiremo la nostra terza pista! Il mio impegno a favore degli atleti di alto livello però si realizza rivestendo la carica di Collaboratore Tecnico della Nazionale Downhill per 6 anni e oggi finalmente mi ritrovo a potermi dedicare a tempo pieno a questa attività essendo stato nominato Direttore Tecnico. Nella mia storia il BMX forse può sembrare sempre un poco in ombra rispetto alla DH, ed è vero, ma ho continuato a coltivare e crescere questo interesse con la massima convinzione di poter dare un contributo anche su questo fronte. Ora sono nelle condizioni di poterlo fare.

: cosa ne pensi dello stato attuale del BMX; sei già in grado di fare un piccolo bilancio dopo questi primi mesi da C.T.?
Silva: il BMX in Italia vive in una nicchia e, visto dal di fuori, da l’impressione di non volerne uscire (scusate se sono un po’ diretto, ma fa parte del mio carattere, vi ci abituerete e penso finirete con l’apprezzarlo), l’organizzazione dell’attività appare spesso un poco “provinciale";
per ciò che riguarda gli atleti, non mi è ancora chiara la metodologia di allenamento dei nostri ragazzi, sempre che ce ne sia una
(anche perché quasi nessuno ha risposto ai questionari che ho fatto inoltrare alle società, altro motivo che evidenzia la situazione di “chiusura” del settore). Qualcuno però si è mosso…….. e sta iniziando a lavorare, il treno si avvia e chi resta a terra poi dovrà rincorrere.
Sarà necessario muoversi con compattezza di intenti e d’azioni per potersi guadagnare un posto di rilievo nel panorama sportivo nazionale.
il tuo ruolo è decisamente importante visto l’ingresso del BMX alle Olimpiadi di Pechino 2008, avete già un progetto su cui lavorare?
Silva: certo che c’è, e verrà illustrato alla riunione tecnica che si terrà il 21 c.m. a Milano in STF, mancano alcuni particolari che stiamo definendo in questi giorni (burocrazia federale…) , ma per sabato dovrebbe essere quasi tutto chiaro, preferisco non dire altro, spero la curiosità attivi gli interessati.

abbiamo atleti di buon livello nelle categorie UCI, anche se manca una certa coordinazione nella loro preparazione. A nostro avviso questi ragazzi dovrebbero gareggiare maggiormente all’estero, ma le trasferte sono molto impegnative. Cosa ne pensi?

Silva: per ciò che riguarda la preparazione degli atleti, riprendo quanto già detto in precedenza, non ho parametri per valutare i loro carichi di allenamento e mi pare non ci sia gran spirito di gruppo tra loro, sarà mio compito dare “personalità” al gruppo Nazionale e stimolarne la crescita. Per ciò che riguarda l’attività all’estero, diventa fondamentale, ma è necessario innalzare il nostro livello interno in modo da colmare il divario esistente ora tra Italia e paesi di vertice, solo così i Nostri potranno uscire dai confini confrontandosi ad armi pari con gli stranieri. Il programma della Nazionale prevede la partecipazione alle prove internazionali di qualifica per le Olimpiadi con una formazione di punta, così facendo si andrà a sgravare in parte il carico finanziario dei Team interessati (ma non è questo l’obiettivo, si tratta al limite di una conseguenza). L’attività all’estero è onerosa in qualsiasi sport, sta a noi fare in modo di avere un prodotto di immagine da poter offrire ai potenziali sponsor per reperire i fondi che servono.

è in corso qualche progetto per la valorizzazione degli atleti delle categorie giovanili che rappresentano il nucleo più importante del BMX?


Silva: per ciò che riguarda i Giovanissimi, l’attività principale di istruzione verrà affidata alle strutture regionali con l’inquadramento e la preparazione di tecnici preposti da parte della struttura nazionale, per Esordienti ed Allievi abbiamo previsto momenti di incontro e preparazione tecnica con i tecnici della Nazionale (con me ci sarà anche un tecnico straniero di grande esperienza), è mia intenzione avviare anche un programma di valutazioni funzionali con la collaborazione della struttura medica federale.
in passato hai avuto un ruolo importante nella DH; hai avuto inoltre un’esperienza significativa come disegnatore di tracciati di discesa, ritieni di poter mettere a disposizione il tuo bagaglio di esperienza e favore dei nuovi impianti che stanno sorgendo in Italia?

Silva: più che l’esperienza DH dovrei mettere in campo l’esperienza maturata ad allestire e gestire i vari campi scuola di cui mi sono occupato fino ad oggi, per ciò che riguarda espressamente le piste, penso di affidarmi all’esperienza del tecnico straniero che mi affiancherà, potrà portare la sua esperienza di livello internazionale sui nostri impianti, senza trascurare di riservare tracciati anche alla promozione e alle categorie minori.
so che hai già avuto un primo contatto con alcune società lombarde di BMX. Qual è la tua impressione, anche perché ci sembra che la FCI stia valorizzando la disciplina del BMX. In Lombardia, in particolare, si sta organizzando un Trofeo ricco di novità.

Silva: i rapporti con le società lombarde sono sicuramente facilitati dalla mia residenza e dal fatto che, essendo presso le stesse più conosciuto . Che FCI valorizzi una disciplina di interesse olimpico è inevitabile, ma è ancora più positivo che ci si stia finalmente rendendo conto del potenziale di reclutamento che il BMX denota, e ritengo che un’altra carta che gioca a nostro favore sia rappresentata dalle sue indubbie qualità propedeutiche a tutte le altre discipline del pedale. In Lombardia so che le società si stanno attivando per potenziare l’attività e per incrementare gli impianti disponibili, sta per essere varato un Trofeo regionale con l’obiettivo di ravvivare il movimento, affiancato da una serie di gare promozionali con lo scopo di coinvolgere più giovani possibile. Mi auguro vivamente che tutta l’attività regionale italiana si diffonda il più possibile e riesca a trovare i propri spazi per sfociare in un circuito nazionale di rinnovato interesse ed elevato livello tecnico.

Ringraziamo il nuovo C.T. per la disponibilità e gli auguriamo un proficuo lavoro.

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